
“IL FESTÚ” DI SAN DEFENDENTE
Per la ricorrenza della festa in onore del nostro Santo compatrono “ Il festù” si sono programmate una settimana di preghiera e diverse celebrazioni. Tutta la comunità si è lasciata coinvolgere, ognuno dando il proprio contributo: addobbi delle case e delle vie. La festa intorno al Santo è diventata un’occasione per riunire tutti i parrocchiani nelle varie zone del paese per la celebrazione della Santa Messa. Inoltre quest’anno ci ha offerto l’opportunità per dire grazie a quei preti che hanno svolto il loro ministero nella nostra parrocchia e che sono ad essa legati per vari motivi. E così si è svolta la nostra settimana.
Lunedì 29 agosto Santa Messa in via Aldo Moro con don Alessandro, parroco di Ponte Nossa. Nell’omelia ricordando il Santo si è soffermato sul tema: la decapitazione (perdere la testa nel suo significato simbolico) San Defendente infatti ha perso la testa per il Vangelo per dare testimonianza della sua Fede.
Martedì 30 Agosto Santa Messa in via Madre Gesuina con la celebrazione presieduta da Don Mauro Bassanelli delegato vicariale. Don Mauro ci ha posto questa domanda: “Che Cristiani siamo?”. Con questa provocazione ci ha ricordato l’importanza dell’ascolto della Parola che deve diventare l’eco della nostra vita, per darci coraggio di testimoniarla come il nostro San Defendente.
Mercoledì 31 Agosto S.Messa in via Lulini con Don Roberto ex parroco di Ponte Nossa. Riferendosi al vangelo del giorno ha analizzato la giornata di Gesù (fatta di preghiera, miracoli e predicazione) cioè equilibrio tra il fare e lo stare “ora et labora”, così dovrebbe essere la nostra giornata.
Giovedì 1 settembre S.Messa in Via Costa con don Alex curato di Gorno e il tema trattato è stato quello del coraggio e della testimonianza.
Venerdì 2 settembre S.Messa al Bed e Breakfast. Nell’omelia ha spiegato che il sangue dei martiri è il seme dei nuovi Cristiani, per questo il Cristianesimo è ancora vivo dopo duemila anni. Loro hanno lasciato un segno, anche noi nella nostra vita dobbiamo lasciare un segno. Chiediamo forza e coraggio!
Sabato 3 settembre S.Messa in Chiesa parrocchiale con don Luca Guerinoni. Alla sequela di Gesù tre sono le caratteristiche fondamentali: amore a Dio, portare la croce, illusione della ricchezza (non lasciarci coinvolgere dalle esteriorità). In tutte queste celebrazioni è stata numerosa la partecipazione dei fedeli: un momento bello di preghiera e di riflessione commemorando una persona che ha vissuto con pienezza la sua fede e al quale noi ci affidiamo per vivere al meglio la nostra vita da Cristiani. Sabato alle ore 20.45 c’è stato il concerto della corale parrocchiale e a seguire lo spettacolo di luci e musica all’esterno della Chiesa. Lodevole è l’impegno dei nostri cantori guidati dal maestro Mariano e dal giovane organista Ruben. Davvero complimenti a tutti perché ci hanno regalato momenti di riflessione e commozione, merito anche dei commenti del presentatore Prof. Mario Pelliccioli che ha saputo per ogni brano musicale centrare il messaggio principale. Domenica Santa Messa Solenne con la Schola Cantorum alle ore 17.00 presieduta da Mons. Tarcisio Tironi, con la concelebrazione di don Alessandro Barcella ex curato di Premolo dal 1954-1959 e dal frate Lorenzo Cabrini. Di seguito si è svolta la processione con la banda di Ponte Nossa per le vie del paese. Dopo la Benedizione ci siamo trovati tutti sul sagrato per il rinfresco: taglio della spada e come premio per chi ne ha indovinato la lunghezza l’elmo (goloso e favoloso) del Santo, e l’estrazione dei premi della lotteria. Il gruppo degli alpini si è offerto ancora di portare la statua che di conseguenza diventerà sicuramente il loro protettore, mentre un gruppo di giovani si è assunto l’incarico di portare il Teschio, giovani pressappoco dell’età del Santo. L’anno 2016, ricorrenza del nostro compatrono, sarà ricordato come un grande Festù in cui ognuno di noi si è sentito partecipe e tutti siamo stati uniti per un unico obiettivo, quello di lasciarci veramente coinvolgere da una persona che ha vissuto in pienezza la sua fede.
Clementina Seghezzi